Il progetto parte da un’esperienza concreta di inclusività di una persona disabile. Da anni l’associazione porta avanti progetti rivolti a persone con fragilità connessi a un particolare periodo difficile della vita, favorendo l’esplorazione di risorse e competenze. La scuola essendo anche agenzia educativa mette a disposizione, attraverso tale progetto, uno spazio di crescita e consapevolezza, favorendo così l’unione della parte emotiva a quella prettamente istruttiva. Il benessere è da sempre uno dei punti cardine del progetto, in quanto promuoverlo è la forma vincente per prevenire il disagio e per favorire esiti scolastici positivi per gli allievi in situazione di vulnerabilità. “Aggiungi un posto a tavola”, è il titolo del progetto che si propone di favorire lo sviluppo di competenze relazionali da parte di ciascun ragazzo e contrastare le fragilità dei giovani attraverso un modello psico-pedagogico.
DESTINATARI
. Classi di alunni di scuola secondaria di I grado e di II grado.
OBIETTIVI
. Sostenere gli studenti nell’affrontare aspetti particolarmente difficili connessi al loro percorso di crescita. L’intento è quello di porre l’accento sul senso di comunione che si vive, o dovrebbe vivere, all’interno di una società, e poterlo sperimentare a partire dal gruppo classe.
. Creare uno spazio di cura inclusivo dove gli alunni possono essere se stessi: l’obiettivo è quello di favorire uno spazio di parola e ascolto non intaccato dal pregiudizio in modo tale che ognuno possa esprimere se stesso senza paura e senza sentirsi vulnerabile.
. Promuovere relazioni sane a partire anche dalla consapevolezza delle proprie carrozzelle emotive: la tavola diventa importante per incontrarci e ritrovare la propria identità, tenendo conto che ognuno di noi è fatto di relazioni e costruisce la propria identità anche sul rimando che gli viene dato dagli altri.
. Favorire la gestione della prossimità: aiutare i ragazzi a gestire la vicinanza o la lontananza nelle relazioni, anche come fattore protettivo rispetto a relazioni nocive o che creano malessere. Allo stesso tempo si vuole favorire uno spazio dove i ragazzi possano riscoprire la bellezza di essere un elemento importante di una organizzazione più ampia che è il contesto scolastico, e dunque della propria classe.
STRUMENTI E METODOLOGIA
Lavoro individuale e in gruppo, brainstorming, audiovisivi, questionario, discussione e condivisione.
TEMPI E SPAZI
2 laboratori di due ore ciascuno per ogni percorso. “Aggiungi un posto a tavola” verrà realizzato all’interno dei locali scolastici.
REFERENTI
I referenti: Giovanni Sandri – persona con disabilità / Dottoressa Elisa Daniele – Psicologa